Il tempio di Demetra e Kore a Terraseo
il tempio di Demetra e Kore di Narcao è stato casualmente scoperto nel 1971 ed è dedicato alla dea Demetra, protettrice dei raccolti; al suo interno si trovano il pozzo d'acqua sorgiva, il sacello dove avvenivano i sacrifici e l'edicola di un metro quadrato
La Sardegna è ricca di vestigia risalenti all’epoca punica e
romana: un esempio è il tempio di
Demetra e Kore in località Strumpu Bagoi di Terraseo, all’interno del
comune di Narcao. Il sito venne scoperto
in modo casuale nel 1971, durante l’aratura dei campi, e riportato alla luce attraverso
tre campagne di scavo nei due anni successivi. Risalente alla tarda epoca
punica, l’edificio era parte di un villaggio nuragico ed era consacrato alla dea Demetra, simbolo di fertilità.
Il complesso era composto da due settori: quello meridionale
con il pozzo d'acqua sorgiva e l'edicola
di un metro quadrato e quello settentrionale con i sei altari posti di fronte alsacello dove probabilmente si
celebravano riti sacrificali, a
giudicare dalla quantità di cenere e frammenti ossei rinvenuti. L’edificio,
dalla pianta rettangolare, conteneva anche l’abitazione del sacerdote; nel
luogo sono state rinvenute numerose statuette raffiguranti Demetra con il velo,
dei vasetti, una lucerna romana e altri oggetti, tutti conservati presso il Museo
Archeologico Nazionale di Cagliari.
Probabilmente eretto nel terzo secolo a.C., il tempio di Demetra e Kore fu attivo e in uso durante tutta l’epoca della dominazione romana, come testimoniano lampade ed ex-voto di età Augustea e le numerose monete di Faustina Minore, vissuta dal 130 al 175 d.C. Secondo alcuni storici, tuttavia, il tempio avrebbe avuto una precedente fase durante l’epoca nuragica, sempre legata al culto di una divinità femminile dell'acqua sorgiva.