Il Territorio

La storia di Narcao

il territorio di Narcao ha visto il succedersi della civiltà nuragica, dei fenici, dei romani e infine degli aragonesi. Il nucleo urbano si è sviluppato a partire dall'anno Mille e, rimasto spopolato per secoli per via dei pirati, si è ripreso a partire dal Settecento

La storia di Narcao affonda le proprie origini fin nel periodo prenuragico, con le testimonianze di insediamenti umani nelle grotte presenti sulle colline che circondano la cittadina. Durante l'Età del bronzo, nella zona si diffuse la civiltà nuragica attestata da numerose testimonianze archeologiche, cui fecero seguito i fenici e i punici.  penetrazione dei romani in Sardegna. Con il declino dell’Impero, Narcao e il resto dell’isola assistettero alla nascita di un nuovo soggetto politico: i Giudicati.

Il territorio dove oggi sorge Narcao era inserito nel Giudicato di Cagliari, più precisamente nella Curatoria del Sulcis. È in quest’epoca, attorno all’anno Mille, che sorse il centro urbano come lo conosciamo oggi, sviluppatosi attorno al complesso dei monaci benedettini giunti per sfruttare le campagne di Narcao rese fertili dalle numerose sorgenti. Nel 1323 gran parte della Sardegna passò in mano agli aragonesi che introdussero il feudalesimo: Narcao in tale anno conta 400 abitanti, destinati a scendere progressivamente per via delle frequenti incursioni di pirati dall’Africa.

La rinascita di Narcao iniziò alla fine del Settecento grazie al progressivo insediamento di contadini e pastori provenienti dalla Barbagia; la situazione migliorò ulteriormente nel secolo successivo quando il paese fu elevato a comune insieme ai vicini Portoscuso, Serbariu, Tratalias, Palmas Suergiu, Santadi e Villarios. Nel Novecento Narcao vide lo sviluppo delle industrie estrattive: le miniere oggi sono perlopiù abbandonate ma si sta studiando la loro valorizzazione in chiave turistica.

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