
Il Territorio
Narcao, con la sua particolare conformazione geologica ha sviluppato nel corso degli anni un'importante attività mineraria che oggi, nonostante abbia perso terreno, rappresenta la storia più recente di questo piccolo comune sardo.

Dista appena due chilometri da Narcao, nel Sulci, la frazione dei Terraseo dove si trova il sito archeologico di Strampu Bagoi. Si tratta di un santuario risalente all'Età del Bronzo, ancora ben conservato, dove è possibile ammirare l'architettura più antica della Sardegna.

La chiesa di San Gioacchino, a Narcao, nel Sulcis della Sardegna, è un piccolo edificio in stile romanico caratteristico per il campanile a vela e la facciata bianca affiancata da un campanile stile moderno. L'edificio sorge nella frazione di Terraseo e fa parte della diocesi dell'Iglesias.

Dalla preistoria ai nostri giorni, la storia di Narcao, nel Sulcis della Sardegna, è costellata di eventi e popolazioni che hanno occupato il territorio lasciando testimonianze ancora oggi visibili: dagli affascinanti nuraghi del periodo pre-nuragico alle chiese del periodo medievale costruite con l'arrivo dei benedettini

Nel cuore del Sulcis e al centro di un bacino geologico risalente al terziario, il pittoresco villaggio di Narcao è incastonato in un contesto naturalistico di rara bellezza in cui a fare da cornice sono i monti Tamara e Nieddu e le foreste di Pantaleo e Rosmarino.

La Miniera metallifera Rosas, scoperta nel 1832, rappresenta, per Narcao, un pezzo di storia importante.

Il Sulcis, che si colloca nella Sardegna sudoccidentale, è una zona che include sia il territorio del Sulcis sia quello dell'Iglesiente e in dialetto sardo è conosciuto come "Meurreddia".
